L’opera nasce dal disagio provato in molteplici occasioni, viaggiando ed anche nella città natia, dai membri del collettivo: il disagio di avere tutti gli occhi puntati addosso, attenti, curiosi, ma anche invadenti. É la sensazione di essere inavvertitamente finiti sotto i riflettori.
Spettacolo o spettatore è fatta con materiali semplici, di uso quotidiano: lana e carta danno vita, come il nostro DNA, ad occhi inquisitori, con sguardi, personalità e colori caratteristici che rendono ognuna delle 261 coppie unica ed irripetibile.
La rete bianca, supporto fondamentale dell’opera, rimanda al concetto di società interconnessa in cui siamo immersi, che ci tiene legati e che stimola la curiosità voyeuristica di ognuno di noi. Camminando accanto a Spettacolo o spettatore, sorseggiando una bibita e chiacchierando al tavolo con i priori amici, il muro di occhi colorati è divertente accogliente ed invitante, ma bastano pochi minuti per iniziare a sentire il peso di tutti i 522 occhi che ti scrutano. Sei immerso in un reality show: sei lo spettacolo o sei lo spettatore?
La nostra opera non parla direttamente della situazione causata dal Covid-19, ma la sensazione di disagio dovuta al sentire ogni propria mossa osservata o ripresa, caratteristica della nostra società globale e costantemente immersa nei social, è decisamente accentuata dalle restrizioni alla libertà personale che la pandemia ha comportato.
Questo opera è stata realizzata in collaborazione con Ass. Cult. CinemìCinemà per marcare l’undicesima edizione dellàonomino International Short Film Festival che si terrà in digitale l’ultimo fine-settimana di Settembre.
Il collettivo As Art Collective
Il collettivo artistico A.A.C. nasce per lasciare gli artisti liberi di esprimersi fuori dagli stereotipi di genere, di status sociale o dalle aspettative create dalle opere precedenti. Il nostro collettivo vuole dare all’artista la possibilità di approcciarsi al nuovo progetto come se fosse il primo senza legami con il proprio passato artistico, con le opere precedenti, senza la pressione delle aspettative di un pubblico che ti conosce: creare arte per il piacere di farlo, di esprimere la propria visione, la propria verità senza paura, senza nome, senza volto. Coerenti ed onesti solo con se stessi, gli artisti di As Art Collective possono mostrare o nascondere ciò che serve per quell’opera senza che sia legata alla loro identità personale, in modo che il messaggio della loro opera sia veramente universale e dirompente. Parte di una rivoluzione artistica che porti alla fine di tutti i conflitti, partendo da quello interiore di ogni uomo.
Arte come cambiamento, come luogo dove il surreale diventa un’effimera realtà ed ogni elemento, in giustapposizione all’altro, prende vita e guadagna nuovi significati, creando nuove emozioni.