La seconda volta è quella buona: arriviamo puntuali a scuola, ma niente assemblea stamattina! C’è la simulazione dell’assemblea delle Nazioni Unite e gli studenti scelti come delegati stanno attendendo davanti all’entrata il proprio turno per ritirare il badge ed registrarsi alla reception; sono vestiti di tutto punto, talmente eleganti da farci sentire fuori luogo: i ragazzi in completo o giacca e camicia, le ragazze con vestito e tacchi.
Noi stranieri, perché con noi c’erano anche i due insegnanti di teatro inglesi, veniamo spediti a fare lezione di yoga mentre finiscono di sistemare il palco e far sedere gli studenti; anche stamattina, chi più sciolto chi più anchilosato, abbiamo salutato il sole.
Verso le 08,20 sono saliti sul palco i ragazzi che per oggi si fingeranno delegati e addetti alla logistica delle Nazioni Unite per presentare brevemente quello che faranno durante tutta la giornata: parleranno della crisi siriana come se fossero davvero ad una seduta delle Nazioni Unite; non appena si sono incamminati verso l’aula che li ospiterà fino alle 16, i ragazzi che avevano organizzato la showcase di oggi si sono impossessati di palco
e microfono presentando le attività del club di scienze, che ha fatto vedere degli esperimenti sulla conduzione elettrica spiegandola in modo ironico e divertente (se siete con le batterie a terra bevetevi una limonata e non un a Coca Cola: contiene più elettricità!).
A seguire è intervenuto il club di musica che ci ha intrattenuto cantando “Help”, “Here Comes the Sun”, “Wild World”, una canzone d’amore indiana, “Jailhouse Rock” di Elvis, “When Tou Say Nothing at All” e “Beat It” di Micheal Jackson; prese dalla voglia di cantare le nostre ragazze sono uscite dalla crisalide e sono salite sul palco a cantare “La Canzone del Sole”, <> (Mirco dixit), ma coinvolgendo l’audience e godendosi il momento di gloria, BRAVE!
La parola è passata al Club della Lettura e poi a quello della Comunicazione, che ha concluso l’assemblea dando la parola alla Presidentessa e poi alla Preside; mentre il gruppo faceva colazione Mirco, Michele, Rosy e io ci siamo fermati a intervistare la Presidentessa e fondatrice della Study Hall Foundation, Urvashi Sahni, una donna da cui prendere esempio, ma questo lo scoprirete vedendo l’intervista!
Colazione anche per noi, mentre le ragazze vanno prima a vedere l’assemblea delle Nazioni Unite, poi a lezione di danze tribali dove tentano di imparare i primi passi di danza senza musica! Nessuna pausa e dritte a lezione di Indi, poi, finalmente la meritata pausa pranzo!
Un pomeriggio intenso oggi: dopo pranzo lezione di arte per tutti, poi un’oretta di stop e..tutti a teatro!
Alle 17 tutti in platea per assistere allo spettacolo dei ragazzi dei progetti Dosti, Prerna e della Study Hall: canzoni, balli e piccoli sceneggiati messi in scena con cura, passione e volontà!
Toccante e coinvolgente, nonostante gran parte dello spettacolo fosse in Indi, la performance degli studenti è stata ammirevole: i ragazzi speciali della Dosti si sono impegnati con tutti loro stessi, i bambini del coro hanno eseguito pezzi per noi impossibili anche in italiano per velocità e melodia, mentre gli attori si sono alternati mettendo anche l’anima nella propria parte..a fine spettacolo c’è stato un piccolo dibattito sulla spiritualità e sulla differenza o sulla predominanza di Dio e Scienza.
Risaliamo sui taxi e andiamo a cena tutti insieme al centro commerciale, non molto lontano dall’auditorium della Study Hall, dove ci troviamo seduti da Pizza Hut: insieme a noi c’erano la Presidentessa, Suparna (la professoressa indiana), gli attori inglesi che lavoreranno per due mesi per la Study Hall e i ragazzi dello scambio; pizza, Pepsi e gelato, un rapido giro tra i negozi e..tutti a casa!