Beyond school: tutti a scuola, una scuola per tutti

La quarta campagna di CinemìCinemà per i bambini indiani quest’anno si intitola ‘Beyond school: tutti a scuola, una scuola per tutti’.

Ancora una volta l’associazione culturale sostiene le attività della Study Hall Educational Foundation di Lucknow per la promozione dell’educazione dei giovani tra le fasce più fragili della società indiana.

Dopo il grande successo della campagna contro i matrimoni infantili, quest’anno CinemìCinemà ha scelto di contribuire al progetto GyanSetu (in hindi, “ponte di conoscenza”), con cui la prestigiosa fondazione indiana promuove percorsi di educazione per bambini non scolarizzati che vivono in comunità a basso reddito, sia ai margini delle realtà urbane che in aree rurali: un impegno che negli ultimi sette anni ha permesso a molti bambini di acquisire le conoscenze e la sicurezza necessarie per riuscire ad inserirsi nei tradizionali percorsi educativi della scuola pubblica, da cui altrimenti sarebbero rimasti esclusi.

Grazie alla preziosa collaborazione della cioccolateria aretina Vestri e degli studenti del Liceo “F. Redi” di Arezzo, CinemìCinemà intende dare il proprio contributo nel modo più dolce: promuovendo la vendita di piccole delizie di cioccolato, il cui ricavato sarà devoluto al progetto GyanSetu. All’interno di ogni confezione, tutti coloro che contribuiranno alla raccolta fondi troveranno una speciale cartolina di ringraziamento, da parte di CinemìCinemà e della Study Hall Foundation.

Ad animare la campagna “Beyond school” saranno ancora una volta i giovani studenti aretini, da anni a fianco dell’associazione nelle sue attività di solidarietà: sarà possibile acquistare la cioccolata tramite loro o contattandoci al numero 324 7876224.

Con Rainbow Project, CinemìCinemà conferma il suo impegno nella promozione di una cultura del dialogo e della conoscenza reciproca tra i giovani in una cornice internazionale, con un occhio di riguardo per le realtà più difficili. Nella precedente edizione della campagna, sono stati raccolti 3mila euro, a sostegno dell’impegno della Study Hall Foundation contro i matrimoni infantili, ancora diffusi tra le bambine indiane.